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Raffi e la mongolfiera

Raffi ha 5 anni e vive in una grande città. Abita con i genitori al terzo piano di un condominio di 3 piani.
Il suo palazzo è alto e lungo, così, quando Raffi si affaccia alla finestra, sia che guardi a destra o a sinistra, sia in alto o in basso, vede solo finestre e terrazzini: tutti del medesimo colore grigio.
Finiti i compiti, Raffi passa i pomeriggi a giocare da solo nella sua cameretta. Apre il cassettone sotto il letto e tira fuori il suo gioco preferito, anzi la sua passione: le matite colorate.
Se potesse, colorerebbe il suo palazzo e quello di fronte.
Un giorno Raffi , stufo di fare sempre palazzoni, invece del solito rettangolo, disegna un grande cerchio.
Quando lo ha dipinto di tutti i colori dell’arcobaleno, sospira pensando: - Bello! Ma cosa sarà? Assomiglia a un pallone…-
In quel momento entra nella stanza il papà di Raffi e, guardando il disegno, esclama:
-Che bella mongolfiera!-
Il papà allora traccia sul foglio dei fili che pendono e si attaccano a una cesta da cui spunta un curioso pappagallino di nome Pepe.
- Una mongolfiera! Ho disegnato una mongolfiera…-, ripete il bambino e, più lo guarda, più il pallone gli sembra gonfiarsi.
Un venticello tiepido entrato dalla finestra aperta solleva il foglio e lo fa oscillare nell’aria, mentre la mongolfiera si dilata sempre più, fino a riempire tutta la stanza sotto gli occhi stupiti di Raffi .
Senza capire bene che cosa sta succedendo, Raffi si sente afferrare per un braccio e… meraviglia! Ora lui e Pepe sono insieme nella cesta e, sulle loro teste, il pallone ondeggia sospeso nel cielo azzurro.
Raffi adesso si sporge dalla cesta e resta stupefatto. Sotto di loro la città grigia è scomparsa e, al posto dei palazzoni, si allargano prati, colline e boschi fantastici.
– Uhuu! Il mare-, esclama felice il bambino e vorrebbe tuffarsi.
Poi, tutto a un tratto, lo scenario cambia e la mongolfiera sorvola la foresta tropicale.
Ma le sorprese non sono finite: al posto della foresta c’è ora il deserto, misterioso e pieno di tesori.
- Il sole sta tramontando,- osserva Pepe - è già venuta l’ora di tornare a casa-.
- Che peccato – pensa Raffi. Qui si sta così bene e il mondo, visto dall’alto, è così bello!-
Ma il pappagallino ha già invertito la rotta della mongolfiera che vola veloce verso la casa di Raffi: già si intravedono le strade e i palazzi grigi che il bambino vorrebbe tanto poter trasformare.
Pepe vede che Raffi è triste -Vedi, Raffi- gli dice- Volare con la fantasia è importante . Se a te non piace la città dove vivi, è giusto che la immagini diversa-.
Raffi si illumina di gioia e dice:- Ho capito , continuerò a volare con la fantasia e scoprirò luoghi fantastici.
Raffi non è più triste ., mentre la mongolfiera si rimpicciolisce fino a passare dalla finestra della sua stanza, adagiandosi poi sul foglio da disegno che la contiene tutta.
In quello stesso istante, la mamma di Raffi chiama dalla cucina: - A tavola, è pronto!-
Raffi dà un ultimo sguardo al suo disegno: il pappagallino Pepe è al suo posto nella cesta e, ne è proprio sicuro, gli sorride .
- Grazie, e arrivederci!-, gli sussurra Raffi prima di correre in cucina perché tutto quel viaggiare gli ha messo un grande appetito.

BUON VIAGGIO RAGAZZI!

la-storia-di-paolino-e-la-mongolfiera.txt · Ultima modifica: 2019/09/27 23:36 da 127.0.0.1