paolo.pozzi Maggio 19, 2019

Noi classi quinte, il 10 maggio 2019, alle ore 6:45, ci siamo trovati a scuola e alle 17:00 siamo partiti per il Cornizzolo; ognuno aveva il suo zaino con il necessario. A un certo punto, mentre eravamo sul pullman, ci siamo accorti che eravamo in Piemonte. Noi abbiamo chiesto alle maestre dove stavamo andando e loro ci hanno risposto che stavamo andando al Cornizzolo percorrendo un’altra strada, perché l’altra era bloccata. Dopo ci hanno raccontato che la segreteria aveva scambiato il nostro viaggio con quello delle medie. Aosta è una città verde e fantastica, piena di montagne e di monumenti storici romani. C’era l’arco del trionfo, da dove parte la strada che porta direttamente a Roma, c’erano statue significative, la porta Pretoria (l’ingresso della città antica), il criptoportico (antifrana). Abbiamo visto l’albero più vecchio d’Aosta, aveva 470 anni circa ed era un tiglio. La città era piena di mercatini e di vicoli più o meno stretti. Dopo aver mangiato, nel pomeriggio, siamo andati al teatro romano(le rovine) e abbiamo girato la scena di Cesare, io ero Catone, un senatore. Noi senatori eravamo in infradito, pantaloncini corti, tunica bianca e una fascia sul braccio. I soldati avevano l’armatura e l’ elmetto, io ero emozionato ma pronto. La scena consisteva in una conversazione seria tra senatori e Cesare con i suoi soldati. Questa scena l’abbiamo registrata tante volte perché alcune volte non ci ricordavamo la frase, ma ce l’abbiamo fatta! Successivamente siamo saliti sul pullman e siamo partiti diretti all’acquedotto. Siamo saliti sul ponte dell’acquedotto e siamo entrati a vedere dove passava l’acqua. Dopo siamo entrati nella parte dove l’acqua depositava la sabbia sul fondo. Era molto bello, perché il pavimento era in vetro ed alcuni avevano paura. Successivamente è iniziato il viaggio di ritorno; ci siamo fermati in autogrill e le maestre ci hanno comprato enormi ciupa ciupa. Li abbiamo aperti e c’erano dentro tantissimi ciupa ciupa, io l’ho preso alla coca cola. Poi siamo ripartiti; il viaggio era lungo, ma non ce ne siamo accorti perché eravamo tra compagni. Poi, sempre sul pullman abbiamo giocato a tombola e ci siamo divertiti un sacco. Questa gita improvvisata è stata la più fantastica del “mondo mondiale”! Mi sono emozionato a toccare monumenti romani pensando che sono stati a loro volta toccati da tanti romani. Ho scoperto che i romani non facevano mai le cose per niente, ma tutto aveva un significato e le cose le facevano precise. Questa gita mi rimarrà impressa nel cuore, per l’esperienza compiuta e per la megagalattica sorpresa.

2 thoughts on “GITA AL CORN… COSA?

  1. Bravissimo Paolo! Testo ben scritto e ben articolato. Hai dato importanza alle emozioni e allo stato d’animo che hai provato durante la giornata: chi lo leggerà potrà capire cosa ha significato per te. Bravo!

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