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Esplorazione in Val Ravella

La scorsa settimana abbiamo vissuto un’esperienza memorabile: l’esplorazione della Val Ravella. E’ una valle scavata nel corso del tempo dal torrente Ravella, affluente del Lambro; si trova nella magnifica cornice dei Tre corni di Canzo, tre vette rocciose molto note all’interno del Triangolo lariano denominate: Corno Occidentale, il più alto con i suoi 1.373 metri, Corno Centrale (1.368 metri) e infine Corno Orientale che si ferma a 1.232 ed è il più basso e semplice da raggiungere. I primi due Corni delimitano la testata settentrionale ( a nord) della Val Ravella e costituiscono il confine fra il Comune di Canzo e quello di Valbrona, mentre la terza cima, la più bassa, è compresa nel territorio di Valmadrera.

Mappa del Triangolo lariano: i monti principali sono Monte San Primo (1), Monte Bollettone (2), Tre Corni di Canzo (3). Sai dov’è il Cornizzolo?
C.A.C. Penisola Lariana

Noi abbiamo percorso il sentiero geologico della Val Ravella, da Gajum (località che si trova a Canzo) fino al rifugio Terzalpe: ben 400 metri di dislivello tra il punto di partenza e l’arrivo!

Il nostro territorio ci parla se sappiamo ascoltarlo, osservandolo con grande attenzione. Ecco un esempio: queste rocce, che affiorano dal fianco della montagna, ci raccontano la loro antichissima storia: millenni fa erano in fondo ad un mare che occupava le nostre terre. Infatti in un’Era molto lontana (da 250 a 65 milioni di anni fa) il nostro territorio era occupato da una parte dell’oceano chiamato Tetide. I fondali di questo mare alternavano zone alte a zone più basse ed erano fatti di quelle rocce che oggi compongono le montagne. Come è successo? Come è avvenuto il processo di formazione delle montagne (orogenesi)? Lo sapresti spiegare?

ECCO I PENSIERI CHE OGNUNO DI NOI HA VOLUTO CONDIVIDERE (TRATTI DAI NOSTRI TESTI)

GINEVRA P – A me la cosa che è piaciuta di più è stata la Marmitta dei Giganti

MELISSA – Mi è piaciuto visitare i resti del villaggio a Second’alpe e vedere le mappe.

ALE – La Marmitta dei giganti mi è piaciuta: è strano che l’acqua girando abbia scavato la marmitta

ZAK – Mi è piaciuto vedere il parco dei massi erratici perchè erano di tanti tipi e colori

LEONARDO – Mi è piaciuto vedere il rosso ammonitico ed i resti del villaggio

GIORGIA R – Il villaggio aveva case tutte distrutte: la gente viveva una vita dura

GIORGIA V – Mi è piaciuto il labirinto all’interno dello Spirito del bosco: ci ha fatto girare intorno

MATTIA CORTI – Quando abbiamo visto il primo masso erratico, aveva un colore particolare.

AMINATA – Mi ha colpito la Marmitta perchè era strano che l’acqua formasse un buco

ANDREA – La carbonaia è costruita dall’uomo coi tronchi di legno, per produrre il carbone che serviva per riscaldare

GINNI – La cosa che mi ha colpito maggiormente è stato il ponte perchè si vedeva tutta l’acqua e tutte le cascate che scendevano e salivano: è stata una cosa stupenda!

MATTIA CICCHI – L’acqua della Marmitta dei giganti ha un pezzo bassissimo e poi inizia ad essere profonda

GIUSEPPE – Di quello che hanno raccontato i miei compagni, mi è piaciuta la forma della Marmitta dei giganti.

TOMMI – Quando siamo arrivati al rifugio Terz’alpe, c’era un cane peloso di color grigio che potevamo accarezzare. Si è sdraiato con la pancia all’aria.

EMMA – Ad un certo punto c’è stata una pioggia di foglie dorate: è stato un momento magico!

GIULIA – L’acqua della Marmitta dei giganti era super cristallina. Quanto sarà profonda?

ANDREA B. – Mentre salivamo, la guida ci ha fatto vedere la differenza tra larice e pino; il larice ha gli alberi e li perde, il pino ha gli aghi e non li perde e sono più lunghi.

RICCARDO – I licheni sono tipo dei funghi che si attaccano ai massi erratici o ai sassi.

MARTINA – Abbiamo camminato tantissimo, poi ci siamo fermati in una fattoria e abbiamo fatto pranzo; poi siamo tornati per un altro sentiero.

SAMUELE – La cosa che mi è piaciuta di più è stata la carbonaia, che pensavo fosse un rifugio!

DARIUS – Abbiamo camminato e siamo arrivati al parco, dopo siamo andati alla stazione del treno e sono tornato a casa, felice!

MATTEO – Dopo ho notato una specie di cantina. Siccome i topi riuscivano ad entrare i contadini misero il pungitopo, ma i topi stavano sempre lì. Allora misero il biacco, che è un serpente che mangiava i topi.

ANDREA A – Mi sono divertita tanto; mi è piaciuto tanto perché ho visto cose incredibili!

LEO – Lungo il sentiero c’era il fiume Ravella; era pulito, limpido e verde chiaro.

ELISA – Poi siamo ripartiti per tornare alla stazione e questa volta abbiamo preso il sentiero degli spiriti; in quel sentiero abbiamo visto statue molto carine, ma un po’ rovinate.

SIMONE – Di seguito abbiamo visto una parete di rosso ammonitico lombardo, ovvero, si chiama così perché: 1) si trova in Lombardia 2) perché è rosso 3) al suo interno ci sono i fossili di ammonite.

VITTORIA – La guida ci ha detto che quel sasso tantissimi anni fa era sabbia che si trovava (dentro)sotto al mare. Infatti hanno trovato dei fossili di conchiglie e dei pesci.

THOMAS – Ci sono le marmitte dei giganti che sono tipo una “pentola” scavata dall’acqua arrivata dall’alto.

GIULIA – Un’ ora e mezza dopo siamo andati nel sentiero degli spiriti, dove c’erano le statue di legno, tende di legno, persino un labirinto di legno!

RAYAN – Al ritorno siamo partiti da Canzo fino alla stazione di Merone: il mezzo di trasporto era il treno che non so se andava avanti o indietro.

NOEMI – Il masso erratico è “un simbolo” che il ghiacciaio è passato di lì.

CHIARA –…. La marmitta dei giganti che è un buco che si è formato perché l’acqua ha trovato la roccia più morbida e si è messa a scavare, in seguito l’ acqua ha trovato la roccia più dura e ha cominciato a girare.

FRANCESCO – Pian piano che andavamo avanti, cambiava vegetazione…

3 thoughts on “Esplorazione in Val Ravella

  1. Bravi questa è una bella esperienza x i ragazzi noi ci siamo andati spesso ma fatta con la scuola tutti insieme rimarrà nei loro cuori più a lungo 😀complimenti a tutti insegnanti guide e ragazzi 👏👏😃

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